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Il segmento testuale Ben Bella è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 70Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 277

Brano: Bencivenni, Bruno

dal Tribunale speciale a 14 anni di reclusione, per aver svolto attività antifascista e contribuito all’organizzazione comunista clandestina.

Ben Bella, Mohamed

N. a Marnic (Algeria) nel 1916, di origine marocchina. Durante la seconda guerra mondiale, combattendo nell’esercito di liberazione di De Gaulle, fece parte del corpo di spedizione francese in Italia e fu ferito sul fronte di Cassino.

Nel 1946 aderì al movimento nazionalista algerino capeggiato da Messali Hadj, ma se ne staccò nel 1947 per divenire rapidamente uno dei dirigenti dell’organizzazione clandestina da cui sarebbe sorto l'esercito di liberazione nazionale (A.N.L.). Arrestato dai francesi nel 1950, dopo due anni di prigionia riuscì a fuggire e a riparare al Cairo.

L[...]

[...]andosi in Tunisia. Deportato in Francia, vi trascorse 6 anni in carcere. Nel 1962, con l’inizio dei negoziati di Evian (v. Algeria, Guerra di), il governo algerino lo nominò plenipotenziario, ma il governo francese si oppose alla sua partecipazione ai negoziati stessi, pur concedendogli di mantenere contatti, mentre si trovava ancora in stato di prigionia, con la delegazione algerina che conduceva le' trattative.

Firmati gli accordi di Evian, Ben Bella venne subito liberato (23.7. 1962). Rientrato in Algeria, creò a Orano un « ufficio politico » che rappresentava la corrente di sinistra nel Fronte di liberazione nazionale algerino (F.L.N.), in opposizione a quella più moderata del presidente del consiglio Ben Khedda (v.). I contrasti interni tra i diversi protagonisti della lotta di liberazione, all’indomani della proclamazione dell'indipendenza algerina (5.7.1962) Io videro infine prevalere.

Divenuto capo dello Stato e del governo dal 15.11.1962, Ben Bella instaurò un potere autoritario e — pare — accentrato sulla sua persona. Sotto il [...]

[...]creò a Orano un « ufficio politico » che rappresentava la corrente di sinistra nel Fronte di liberazione nazionale algerino (F.L.N.), in opposizione a quella più moderata del presidente del consiglio Ben Khedda (v.). I contrasti interni tra i diversi protagonisti della lotta di liberazione, all’indomani della proclamazione dell'indipendenza algerina (5.7.1962) Io videro infine prevalere.

Divenuto capo dello Stato e del governo dal 15.11.1962, Ben Bella instaurò un potere autoritario e — pare — accentrato sulla sua persona. Sotto il suo governo, l’8. 9.1963 venne approvata la Costitu

zione della repubblica algerina, di contenuto decisamente socialista. Destituito il 19.6.1965 da un colpo di mano militare guidato dal ministro della Difesa, colonnello Houari Boumedienne, Ben Bella si trova tuttora (settembre 1968) in stato di prigionia.

Boumedienne, in un proclama del Consiglio della rivoluzione da lui firmato e pubblicato il 19.6.1965, così spiega i motivi che lo avrebbero indotto alla violenta destituzione di Ben Bella:

« Dopo tre anni di sovranità nazionale il paese si trova abbandonato agli intrighi tramati nell'ombra, allo scontro delle tendenze e dei clan risuscitati per i bisogni di una vecchia astuzia di governo? dividere per regnare. I calcoli sordidi, il narcisismo politico e l'amore del potere trovano la migliore illustrazione nella sistematica liquidazione dei quadri del paese e nel criminale tentativo di spreditare i combattenti e la Resistenza. L’Esercito nazionale popolare, degno erede della gloriosa Armata di liberazione nazionale, non si lascerà mai distaccare dal popolo dal quale è uscito[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 36

Brano: Algeria

Ben Bella, Boumedienne e altri dirigenti della repubblica algerina passano in rivista un reparto dell'A.LN.

dette alla pressione dell’A.L.N.; concentrò le sue forze intorno alle basi strategiche, agli oleodotti, alle fortezze, lasciando all’esercito partigiano piena libertà di sviluppare, in tutto il paese, offensive audaci e determinanti ai fini del mutamento della situazione militare. L’8 maggio, il 5 luglio, il 17 ottobre del 1961 furono le tappe principali di una offensiva generale del F.L.N. e del suo esercito, offensiva che toccò il suo apice l’1 novembre, proclamato « giornata nazionale » per[...]

[...]a parte delle diverse componenti della rivoluzione algerina, saldate nel momento della lotta contro la dominazione straniera, ma destinate a scontrarsi sulle scelte di fondo dell’indipendenza. Questo fatto spiega, nelle sue linee generali, le due crisi alle quali andò incontro il F.L.N. dopo la proclamazione dell’indipendenza, avvenuta il 5.7.1962. La prima di queste crisi, esplosa appena pochi giorni dopo tale proclamazione, vide la vittoria di Ben Bella e portò alla Costituzione dell’8.9. 1963, in cui si afferma che la « Repubblica algerina, democratica e

popolare, orienta la sua attività sulla via della edificazione del paese, conformemente ai principi del socialismo e dell’esercizio effettivo del potere del popolo, di cui i fellahin, le masse lavoratrici e gli intellettuali rivoluzionari costituiscono l’avanguardia ». Cominciando ad attuare immediatamente la Costituzione, si nazionalizzarono le imprese straniere e si dette avvio alle prime esperienze di autogestione contadina e operaia.

La seconda crisi, esplosa il 19.6. 1965, ha por[...]

[...]mente ai principi del socialismo e dell’esercizio effettivo del potere del popolo, di cui i fellahin, le masse lavoratrici e gli intellettuali rivoluzionari costituiscono l’avanguardia ». Cominciando ad attuare immediatamente la Costituzione, si nazionalizzarono le imprese straniere e si dette avvio alle prime esperienze di autogestione contadina e operaia.

La seconda crisi, esplosa il 19.6. 1965, ha portato alla destituzione e all’arresto di Ben Bella, ed ha aperto una situazione di movimento e di confusione nella giovane Repubblica, senza peraltro intaccarne le scelte socialiste.

R.Le.

Algeria, Italiani in

Nel 1926, quando la popolazione europea dell’Algeria (v.) superava gli

850.000 abitanti (su oltre 5 milioni di mussulmani), gli italiani vi erano poco più di 50.000 (15.000 nel dipartimento di Costantina; 11.000 in quello di Algeri, 10.000 in quello di Orano) e raggruppati soprattutto nelle città. Si trattava in prevalenza di pescatori, addetti alla piccola industria, esercenti, piccoli imprenditori, quasi tutti originari de[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 283

Brano: [...]s démocratiques) e nel 1955 entrò a far parte del Fronte di liberazione nazionale algerino. In seguito alla sua attività politica fu costretto a riparare in Tunisia.

Nominato ministro degli Affari sociali nel governo provvisorio della repubblica algerina, nel 1960 ne fu estromesso dal presidente Ferhat Abbas sotto l’accusa di filocomunismo. Ma nel 1961, caduto Ferhat Abbas, Ben Khedda fu richiamato e ne prese il posto. Durante la prigionia di Ben Bella (v.), caduto in mano ai francesi, condusse le lunghe e laboriose trattative che sfociarono negli accordi di Evian (5.7.1962) e fu, per quel periodo, il capo effettivo della rivoluzione algerina. Dopo la liberazione di Ben Bella e il ritorno di questi in Algeria, Ben Khedda venne destituito dalle sue funzioni ed eliminato dal governo (15.11.1962). Successivamente si è appartato dalla vita politica.

Si veda anche la voce Algeria, Guerra di.

Benna, Rodolfo

N. a Pralungo (Vercelli) il 17.2. 1902; operaio cementista. Comunista, fu arrestato per attività antifascista e, nel 1928, condannato dal

Tribunale speciale a 3 anni di carcere. Scontata la pena e ripresa la lotta, nel 1941 fu nuovamente deferito al Tribunale speciale, che lo condannò ad altri 4 anni. Liberato con la caduta del fascismo, dopo T8.9.1943 è [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 172

Brano: Trotzkismo

periodo, consigliere politico di Ben Bella.

La rivoluzione cubana fu poi per i “pablisti” addirittura il simbolo delle potenzialità rivoluzionarie del Terzo Mondo e una conferma della teoria della rivoluzione permanente, secondo la quale le rivoluzioni democraticoborghesi nei paesi arretrati si trasformavano automaticamente in socialiste. I seguaci del Comitato Internazionale, più scettici verso gli esiti delle rivoluzioni coloniali, non riconobbero invece in Castro un comunista e sostennero che a Cuba vi era stato solo un cambiamento nella direzione politica.

Nei primi anni Sessanta i seguaci di Pablo individuarono nel moviment[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 474

Brano: [...]enghor, pur promuovendo una politica blandamente riformista, rimase alla testa di uno Stato formalmente indipendente, ma saldamente legato di fatto alla Francia, dipendente per quasi tutti i mezzi di produzione dalle multinazionali francesi e dalla C.E.E.. Nel 1962 sopravvisse a un colpo di stato capeggiato dal suo primo ministro Mamadou Dia, che finì in carcere. Cercò poi di superare la dipendenza neocoloniale, promuovendo d'intesa con Nyerere, Ben Bella e altri leader del continente nero un “socialismo africano”, ma sostanzialmente rimase sempre un rappresentante degli interessi francesi in Africa. Nel febbraio del 1983 lasciò la carica di presidente della repubblica in favore del suo primo ministro Abdou Diouf.

Studioso e poeta

Nel 1977, teorizzando una società africana “senza classi” (dal momento che nel Senegai, dominato dai capitalisti stranieri, emergevano scarse contrapposizioni classiste interne), Senghor scrisse Per una rilettura di Marx ed Engels per criticare ogni tentativo di meccanica trasposizione del marxismo europeo in A[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ben Bella, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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